E' l'album che restituisce Giuni Russo al grande pubblico. Prodotto e ideato da Maria Antonietta Sisini e pubblicato da Sony Music: "sono i soli ad aver creduto a queste mie ricerche, che sono continuate nel tempo", afferma l'Artista.
E' un disco in cui "la vocazione lirica prevale su quella leggera" (M.L. Fegiz), a partire dal brano omonimo, che da' il titolo all'album, "Moriro' d'amore", una sorta di romanza-lied, firmata da Giuni, insieme a Maria Antonietta Sisini, con lo splendido arrangiamento di Franco Battiato e Roberto Colombo, presentata in occasione della partecipazione di Giuni al 53esimo Festival di Sanremo (2003), partecipazione seguita dalla pubblicazione di questo cd.
L'apertura dell'album e' lasciata proprio a "Moriro' d'amore", che esce anche come singolo, abbinata a "Il Re del mondo", brano inserito nel precedente "Signorina Romeo live".
Inedite e registrate in studio anche le successive tre tracce del cd: "Una rosa e' una rosa", brano che riprende una frase di Gertrude Stein e di cui sono stati realizzati due video, uno firmato da Battiato, l'altro da Ivan Cattaneo (che ha curato, tra l'altro, anche un video di "Moriro' d'amore"), Amore intenso, che Giuni ha descritto come "una meditazione sperimentata e cantata", "Moro perche' non moro", una poesia di Santa Teresa d'Avila (Desiderio del cielo), elaborata e musicata da Giuni insieme a Maria Antonietta Sisini, cui si aggiungono l'arrangiamento e le sonorita' industrial-techno, opera di Franco Battiato. Quest'ultimo, in particolare, e' un brano cui Giuni era molto legata ("Non tutti i brani sono cosi', solo alcuni, questo sta un po' sopra gli altri.").
I brani successivi sono tutti live ripresi dal precedente "Signorina Romeo live", ad eccezione de "Il sole di Austerlitz", composizione di Franco Battiato e Alberto Radius gia' pubblicata, in una versione registrata in studio, nell'album "Energie"; in questo caso si tratta, invece, di un bis di uno dei numerosi concerti tenuti da Giuni negli anni precedenti.